Per il momento non ho chiavi di casa, non ho cucina, il posto dove mi fermo per più di ora sono il sedile del treno, quello della macchina e quello dell'aereo. Viaggio con borse grandi e valigie con dentro una parte di armadio di ogni stagione, penso, penso, mi fermo... e riparto.
Ora mi trovo a Bologna, dove mi sento a casa pur non avendone una qua da almeno 3 anni, il suo profumo, il suo clima, il suo accento rende il mio soggiorno felice e rilassante. Le salate rendono meraviglioso e unico il mio risveglio ( prova a chiedere una salata a Milano o in Sardegna e vedi cosa ti rispondono!). Rivedere i colli, le due torri, la puzzolente piazza Verdi, il Comunale, via delle pescherie vecchie con tutti i suoi colori e i suoi profumi mi riempie di gioia, ricordare la mia famiglia di via Caprarie e la sua stabilità in questi tempi di corsa mi emoziona e mi consola. Sapere che oggi l'aperitivo sarà una gioia piana di amici che festeggeranno la nostra amica Elena bevendo tanto vino rosso, rosso come Bologna.
Che dire, vi starete chiedendo ma a noi ? a noi che importa tutto questo ? forse niente ma io avevo voglia e bisogno di dirvelo.
In attesa di una cucina, di un tavolo, di piatti nuovi, di nuove idee, di andare da Vito a mangiare lo stinco o sui colli a mangiare crescentine e tigelle, del disegno del mio Ex amico Maurizio, di raccontarvi gli altri cambiamenti vi saluto e vi ringrazio.
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